Una ricerca Doxa/Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina indaga sulla passione degli italiani per questo alimento: 8 su 10 la mangiano abitualmente, apprezzandone gusto, leggerezza e praticità.
Pochi sanno che spesso è realizzata con carni di qualità di provenienza estera, ma una volta informati, la maggioranza reagisce positivamente (9 su 10 non modificheranno le abitudini d’acquisto).
Tutti, o quasi però chiedono di essere informati su qualità e sicurezza del prodotto.
Per questo il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina lancia una campagna di comunicazione e trasparenza sul sito www.bresaoladellavaltellina.it, in nome delle 14 aziende associate e di un settore che negli ultimi 15 anni (in netta controtendenza rispetto al comparto delle carni bovine, fresche e lavorate) ha visto crescere i consumi del +39%.
8 italiani su 10 mangiano abitualmente bresaola e la apprezzano, soprattutto per il gusto, leggerezza e praticità d’uso. La consumano più spesso a cena che a pranzo, ma conoscono troppo poche ricette. Per loro la bresaola ideale è morbida, di un bel rosso-rosa, magra e senza troppe striature di grasso.
Lo rivela una ricerca condotta da Doxa per il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina su percezione e abitudini di consumo degli italiani di questo salume magro che orami appartiene alla nostra migliore tradizione gastronomica. Per il 74% degli italiani sapere che la Bresaola della Valtellina IGP è spesso prodotta con carne bovina pregiata importata dall’estero non è motivo per cambiare abitudini d’acquisto (anzi per un 7% è motivo per consumarla di più).
Quello che fa una carne di qualità, infatti, non è tanto la provenienza quanto piuttosto il sistema di allevamento (lo afferma il 51% degli italiani rispetto al 28% che ritiene che l’origine italiana della carne sia di per sé garanzia di qualità). Quasi 7 italiani su 10 vogliono comunque sapere da dove vengono i bovini utilizzati per produrre la Bresaola della Valtellina IGP e 8 su 10 vorrebbero che questa informazione venisse riportata anche in etichetta.
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